Uno degli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità attesta che circa 1,3 miliardi della popolazione mondiale è rappresentata da fumatori. Possiamo intuire da soli che ci troviamo di fronte ad una grande emergenza, non solo sanitaria ed igienica, ma anche sul fronte ecologico e della gestione dei rifiuti.
Trovare mozziconi di sigaretta dispersi nell’ambiente, sia naturale che urbano, non è certo una novità. Anzi, è purtroppo all’ordine del giorno. Una consuetudine, apparentemente innocua, legata alle abitudini dei fumatori che, tuttavia, porta a molteplici conseguenze negative.
A livello mondiale, si stima che il numero di mozziconi dispersi ogni anno in natura ammonti a 4500 miliardi. In Italia, valutazioni dell’ENEA, ipotizzano che siano circa 13.000 tonnellate.
Il loro tempo di permanenza in natura, cioè il tempo di decomposizione, varia da sei mesi a 12 anni e dipende dalle condizioni ambientali, così come dal tipo di sigaretta, con o senza filtro.
Ad esempio le sigarette con filtro non si disfano facilmente. Immersi nell’acqua galleggiano e sono trasportati ovunque. Se gettati nello scarico del water, oltre ad inquinare la rete fognaria, possono creare intasamenti e guasti in tubature e stazioni di pompaggio comunali.
Difatti, l’aspetto più rilevante, e non certo trascurabile, riguarda le sostanze nocive che si accumulano nei mozziconi dal filtro delle sigarette e dal tabacco di quelle senza filtro. Una mescolanza di più di 4000 sostanze chimiche, anche metalli pesanti, che a seconda dei casi sono stati considerati irritanti, nocivi, tossici e addirittura cancerogeni. Pertanto, è proprio attraverso l’abbandono in natura, che avviene il rilascio di queste pericolosissime sostanze nell’ambiente, creando un micro-inquinamento. Considerando che la maggior parte dei mozziconi di sigaretta sono abbandonati nelle spiagge e quindi esposti all’acqua, si pone il problema dell’inquinamento idrico.
Un altro gravissimo rischio è il pericolo di ingestione da parte dei bambini e degli animali. Famosa l’immagine, di qualche anno fa, scattata da Karen Mason su una spiaggia della Florida. Un adulto di Becco a cesoie americano è stato colto nel preciso momento in cui nutriva il proprio pulcino con, ahimè!, un mozzicone di sigaretta abbandonato scambiato per cibo. Questa immagine è diventata un vero e proprio simbolo dell’inquinamento delle spiagge e dell’incuria ambientale.
Qualora non siano spenti con la dovuta accuratezza, i mozziconi sono in grado di provocare – soprattutto nel periodo estivo – incendi boschivi che distruggono vaste aree di vegetazione assieme a tutto il suo habitat.
Quindi, per concludere, è doveroso ricordare che per un corretto conferimento dei mozziconi di sigaretta spenti, occorre sempre gettarli nella raccolta del SECCO RESIDUO/INDIFFERENZIATO.
E ribadisco ancora una volta di non abbandonarli mai in natura, in spiaggia e negli scarichi delle fognature.
Teniamo presente che per un CORRETTO CONFERIMENTO dei RIFIUTI è sempre bene comunque far riferimento alle regole del Comune di appartenenza.